jueves, 21 de febrero de 2008

Ma come fanno

Mi sono fatto un giretto in giro per i soliti siti (eccetera) italiani di/su/in America Latina in occasione del diciamo pensionamento di Fidel Castro. Ahò c'è un sacco di gente che discute con grande animazione e con palate di convinzioni assolute da una parte e dall'altra. Io non sarei proprio capace. Peraltro sarebbe totalmente inutile, perché è l'esempio da manuale del dialogo tra sordi. Che poi un'ideuzza su come vanno le cose a Cuba io in tanti anni di letture me la sarei pure fatta. Ma è un'idea talmente grigio-topo che proprio non ce la faccio a buttarla giù. Invece il mondo pullula di esperti, e per di più tutti avvolti in bandiere sgargianti. Beati loro.

domingo, 17 de febrero de 2008

Stessa spiaggia

la piccola mariangela

La fam. Fantozzi è andata in vacanza per la terza volta a Reta, partido de Tres Arroyos, fra Necochea e Bahía Blanca, diciamo. Le coordinate per Google Earth sono queste: lat=-38.901253, lon=-60.338631 . Reta è una spiaggia che come altre pampeane non è un vero posto di mare, piuttosto il prolungamento del campo sulla spiaggia. L'attività principale dei forse 300 abitanti d'inverno è la produzione cerealicola e/o l'allevamento, secondo distanza dal mare, salvo due o tre pescatori professionisti - ma a livello artigianale. E' un posto ancora economico rispetto alla follia generalizzata dei prezzi che abbiamo sentito in giro, familiare, tranquillo. Tranquillo anche troppo, praticamente c'è solo il mare, te ne accorgi quando piove e devi fare i salti mortali per non far andare fuori di testa la figlia. Ci andiamo in poche migliaia - che scendono drasticamente a partire da febbraio - e siamo gente piuttosto eroica, appassionati di surf-casting, campeggiatori, camperisti, in generale famiglie con figli piccoli o comunque non in età da uscite serali. Insomma, dei morti-de-sonno. Il bancomat più vicino sta a 28 km di strada bianca, la città a 90, per i ristoranti basta una mano (e francamente, io vado al ristorante se c'è uno che cucina mejo de me, sennò...), i cellulari muoiono e internet è in dialup interurbano, il che significa che la versione locale del messenger è un omarino pataclò-pataclò a cavallo e il mio vecchio usrobotics esterno da 33.6 farebbe la sua porca figura. Insomma la morte civile per il segmento 11-25 anni. Però il mare è di una bellezza commovente, almeno per me, e i 30-40 metri fra te e il vicino d'ombrellone non hanno prezzo. L'ombra panzona nella foto è la mia.



Ma le cose cambiano, e il progresso non lo fermi. E' pronto l'appalto per asfaltare la strada, un tipo ha avuto la brillante idea di fare una specie di hotel de charme in cima alla duna - e ha pure ottenuto i permessi, i lavori stanno più o meno a metà. Insomma fra un po' famo er botto, e Reta discute (sul sito di cui sopra c'è un accapigliamento generale sul tema dell'hotel) del suo futuro, della sua identità e tutte quelle cose lì. In realtà ci sarebbe una legge provinciale (il decreto 3202 del 96) che è piuttosto "protezionista" ma i municipi hanno facoltà di recepirla o meno - gioie dell'iperfederalismo punk - basta guardare quel che succede nel vicino Monte Hermoso dove ci sarà pure un sacco di gnocca, ma la situescion è questa qua (e questa è la parte ordinata)



e sulla prima duna ci stanno facendo sopra una strada. Insomma, il decreto 3202 pare sia prescindibile, basta volerlo.

Dice ma te abitavi all'Isola Sacra (ingrandire foto) dove avete dovuto buttà milioni di tonnellate di porfido per fare i frangiflutti sennò il mare vi si portava via, e vieni a rompe le palle qua dove se vuoi trovi ancora la spiaggia selvatica? Eh, proprio per questo, perché lo so che succede dopo. E poi mia figlia dove andrà al mare? ...ah già, in un posto con una disco.