miércoles, 29 de abril de 2009

Qui si risparmia

Per tutti quelli che si preoccupano per il costo della vita in argentina, avete (anzi, abbiamo) svoltato. La coca più celebre bibita gassata dal sapore cola di origine nordamericano, come dicono alla radio per non fare pubblicità (infatti così non si capisce mica la marca) sta mandando una serie di spot "da casalinga a casalinga", sulla convenienza delle bottiglie a rendere. Ieri ne ho sentito uno. La tipa dice "bè, il risparmio è importante, se non lo sappiamo noi casalinghe, allora adesso compro la coca a rendere e risparmio dei bei soldini. Oggi per esempio, con quel che ho risparmiato con la coca, ci ho comprato il pane!"

Non è geniale? Ho cercato di pensare a cosa avrebbe commentato mio nonno su questo ordine di priorità, ma ho sentito un rumore di ceneri che si rivoltavano nell'urna, a Fiumicino, e ho smesso.

lunes, 27 de abril de 2009

Right or wrong, my country

Mi sono ricomprato l'mp3 (applausi, felicitazioni), e giusto ieri ascoltavo il programma di Ferrara appositamente scaricato da radio24. C'era Enrico Letta, e il Giuliano era impegnatissimo a fargli dire che il PD dovrebbe togliersi quella puzzetta azionista, moralista, radicalista da sotto il naso (ha pure citato l'italia alle vongole, ovviamente in negativo) e imparare ad amare il paese così com'è, senza pretendere di cambiarlo. Esempio funesto, qualcosa che aveva detto Bersani sul tipo "bisogna premiare chi paga puntualmente le tasse e i fornitori e chi fa il suo lavoro". Ma che sei matto? Devi amare il paese: il paese è ontologicamente furbacchione, e tu lo vuoi incoraggiare a staccare solo assegni coperti? Lo vedi che sei azionista?

Tutta sta pippa perché poche ore dopo ho visto uno spot della AFIP (insomma, quelli delle Entrate, ma argentini) sull'emersione del lavoro nero. Purtroppo non lo trovo da nessuna parte, ma è così: un imprenditore riunisce gli operai, gli dice ragazzi da oggi siete tutti in regola, c'è un piano molto conveniente, a rate, s'è pensato di iscrivervi. I ragazzi esultano, qualcuno dei vecchi è anche commosso, e poi l'imprenditore dice in modo del tutto gratuito e non richiesto: "fino a oggi non lo avevamo fatto perché i tempi erano (sic) duri, e volevamo salvare la baracca". Se questa non è una dimostrazione d'amore per il paese... non solo la moratoria e le comode rate (che vanno benissimo), ma anche la giustificazione ufficiale per chi fino a ieri teneva la gente in nero. Certo, se guardi bene c'è una sfumatura verdognola e anti-vongolara anche qui, in fondo cos'è questo aiutino se non un premio alla correttezza, anche se futura. Uno che avesse amato il paese, avrebbe fatto togliere i contributi a chi ce li aveva.

sábado, 25 de abril de 2009

C'è come della ruggine

Il lavoro (per ora presunto) sul glifosate, partito dall'ambito del ministero della difesa - in cui Carrasco-l'Unico-Eroe è sottosegretario - ha avuto una conseguenza abbastanza logica: la risoluzione 367/09 dello stesso ministero, che vieta alle forze armate di cedere i propri terreni urbani e suburbani per la coltivazione di soia gm. Uno la legge e ha l'impressione che sia una cosetta timida e tardiva. Timida perché proibisce solo la soia a causa del glifosate - come se qualsiasi altra coltivazione convenzionale non implicasse l'uso di agrochimici altrettanto pericolosi. Tardiva perché dà motivo di pensare che fino a oggi si coltivasse intensivamente "in zone urbane, suburbane e nelle vicinanze di quartieri e installazioni residenziali militari". Diciamo, la metà del loro dovere e una bottarella alla soia, che fa sempre chic. La solita fuffa del pragmatismo kirchnerista, che può passare dal tecno-positivismo all'oscurantismo flagellante secondo come tira il vento.

Invece la prestigiosa nación l'ha presa malissimo, in questo editoriale in cui si ripete la pappina per cui le colture gm sfameranno il mondo aggratis, si dipinge a fosche tinte il futuro senza soia nelle aiuole delle residenze militari, e si tira in ballo addirittura Videla - pas chic, oltre che fuori luogo. Al confronto di tanta scompostezza i famosi doppi petti sbottonati del Kirchner sono roba da rive droite. Sulla stessa nación tempo fa Hilda Sábato metteva in guardia contro sta storia della polarizzazione.

"Esta manera dicotómica de interpretar el conflicto político en términos de un polo que representaría al pueblo (la patria, la nación, la causa) enfrentado a otro que encarnaría al enemigo antipopular (la antipatria, la sinarquía, el régimen) y, por lo tanto, antinacional, fue característica de la vida política argentina de buena parte del siglo XX. Tanto el yrigoyenismo como el primer peronismo funcionaron sobre esas bases, pero también lo hicieron, con otras metáforas, las dictaduras militares".
Un ripassino in archivio?

sábado, 18 de abril de 2009

Agriculture and morality

Ieri l'altro la provincia di marzapane ha perso un altro pezzetto della sua innocenza. Un pubblico ministero ha fatto prendere un po' di campioni di frutta e verdura ai mercati generali, li ha fatti analizzare e ci ha trovato clorpirifos e endosulfan (sì, endosulfan). E' venuto giù il mondo. Tre produttori incriminati per avvelenamento doloso, i consueti rimpalli di responsabilità fra le autorità più o meno competenti, indignazione e il solito spargimento di panico dal telegiornale (la verdura che diamo ai bambiniiii! improvvisamente i bambini sono diventati divoratori di bieta). Abbiamo così scoperto che siamo praticamente nelle mani della buona coscienza dei produttori di ortofrutta, perché di controlli regolari non se ne fanno, l'introduzione delle buone pratiche è arenata, chi decide il trattamento è - o surprise! - il venditore di prodotti (ma solo al momento della vendita del boccione, perché poi finché durano i 5 litri non viene più interpellato) e tutti si affidano allo stellone. Il direttore dell'associazione dei produttori poi non trova di meglio che dare la colpa allo stato che "non si occupa della formazione". E' anche vero che (statistica personale) la metà dei produttori è più ignorante dei ramones, ma insomma non è che ci vuole la sorbonne per leggere un'etichetta.

Che poi giusto questa settimana era uscito uno studio di teratogenesi sul glifosate l'erbicida "totale" usato in combinazione con le colture GM. Cioè, uscito uscito no, nel senso che è stato ampiamente anticipato alla stampa ma è ancora in via di pubblicazione. Non mi sono piaciute per niente un paio di cose attorno all'annuncio (intervista a radionacional), tipo la posa da Unico Eroe Che Sfida Monsanto del ricercatore (del Conicet, il consiglio naz.le scienza e tecnica), la velata accusa di corruzione a tutti i suoi colleghi (c'è un motivo per cui io sono l'Unico Eroe? indovini un po'...) - il tipo è anche sottosegretario al ministero della difesa, non è molto elegante la secchiata di cacca sulle altre amministrazioni. La ciliegina dell'intervista è stata "il conicet non mi pubblicherà il lavoro sul suo bollettino": la dimostrazione finale che c'è un Complotto Planetario. Non è che invece è come la barzelletta del tipo contromano sull'autostrada? Ad ogni modo che il glifosate possa produrre malformazioni non sembra improbabile - strano che i catastrofisti non se ne siano ancora accorti - e magari anche se fosse tutto un bluff il risultato è un aumento della prudenza, che non fa mai male.

Per finire la settimana dell'agrochimica, il comune e la provincia si sono associati per un'azione di massa contro la zanzara che trasmette il dengue - il virus è arrivato in città e ci sono diversi casi autoctoni. L'azione di massa è una aspersione di insetticida casa-per-casa in tutta la città. Si diceva addirittura che i tipi con gli atomizzatori sarebbero entrati nelle case (una scena tipo cassandra crossing, ma senza saldare dentro la gente), invece si stanno limitando a spruzzare dalla strada, dopo aver chiesto alle signore di spalancare le finestre. Sicché si son viste immagini di casalinghe sul marciapiede col fazzolettino sulla bocca in una nuvolona di cipermetrina, mentre gli addetti e la tipa del telegiornale (la stessa delle verdure e dei bambini...) assicuravano che il prodotto "è innocuo, fa solo bruciare un po' gli occhi e la gola". Rob de matt. Per fortuna pare che la proverbiale inefficienza pubblica ci salverà: la fumigazione è in ritardo sulla tabella di marcia, hanno iniziato da nord, si dice che non passino proprio in tutte le strade... prima che arrivino qua la bolla si sarà sgonfiata.


vabbè, era architecture, ma è analogo