miércoles, 21 de mayo de 2008

Tempi duri

Piano! Ritorna, dopo 30 anni dice il giornale, la polizia stradale della provincia di Córdoba. Cinquecentocinquanta agenti, 74 auto e un aereo, distribuiti su 14 postazioni fisse più (ovvio) attività di pattuglia mobile. Cosa sorprendente, almeno per me, è questa mappa delle zone controllate - sui tratti non coperti famo come ce pare? Altra sorpresa sono i molti commenti perplessi: pare che la stradale fosse famosa (e per questo sia stata soppressa) per una certa tendenza alla, diciamo, esazione non dovuta. Forse è anche per questo, oltre ala vocazione educativa, che il governo ha chiarito pubblicamente che per i primi tre mesi in caso di contravvenzione non ci saranno multe ma solo sensibilizzazione.

Un altro che se la sta vedendo brutta è il sindaco di Córdoba città, che sta prendendo schiaffoni su due fronti: trasporto pubblico e nuovo sistema della raccolta rifiuti. Sul primo si è proprio perso per strada (...) la maggioranza, per dieci centesimi di differenza nell'aumento proposto per il biglietto. Dalla parte degli utenti, non aiuta che giusto un paio di giorni fa una ragazza sia stata ferita alle gambe dal differenziale di un filobus che ha attraversato il pavimento. Sul secondo, l'introduzione dei cassonetti (differenziati asciutto/umido) è una calamita di insulti al sindaco. Il povero Giacomino - si chiama così, non sto facendo il cretino - è appena all'inizio del mandato ed è già praticamente solo e senza una lira. Ha già aumentato le imposte comunali, vuole aumentare il biglietto, metterti un cassonetto davanti casa, e "domare" i dipendenti comunali: come popolarità gli manca solo la tassa sul macinato. Salvo che arrivino vagonate di soldi dal governo nazionale, saranno anni di tenda a ossigeno.

miércoles, 14 de mayo de 2008

Something is burning?

Uno. Da una settimana, no, da dieci giorni mi sveglio tutte le mattine con notizie dalla protesta agricola, interviste ai protagonisti della protesta, interviste a opinionisti che parlano della protesta, editoriali sulle ragioni della protesta, allarmismi sulle conseguenze della protesta. Tutto visto dalla parte della protesta, ovvio. Roba da farti innamorare della Cristina. Il tutto perché gli agricoltori sono tornati per strada, anche se stavolta salvo cani sciolti non per bloccarle come la volta scorsa. Che devo fare, mettere la radiosveglia sulla pop-classics? Così mi becco Mariah Carey alle sei e venti?

Due. Dicevo, allarmismi. Qualche giorno fa al tg di uno dei (due) canali mainstream cordobesi, servizio (anticipatorio, e dico poco) sul problema della mancanza di generi di prima necessità (a trattative appena fallite, e nuova protesta appena iniziata). Presentazione: "tutti stanno facendo incetta nei supermercati". Servizio: due tipi che avevano comprato un chilo di carne in più, due signore con un litro di latte uno di olio un chilo di zucchero e un pacco di pasta nel carrello. Se era incetta, era abbastanza sobria. Dev'essere l'essenzialità cordobese.

Tre. La vicina di casa, che fa la venditrice, ha cambiato lavoro da poco.
- Allora come va?
- Eh, come tutto in questo paese...
- Cioè?
- Lento, si vende poco, è tutto fermo.
Il figlio di un'amica di famiglia, che ha uno scuolabus (mercedes nuovo di pacca).
- Ah sicché hai uno scuolabus...
- Eh sì... si vivicchia, sai, in questo paese...
Erano almeno sei anni che non sentivo l'espressione "in questo paese..." la cui parte preoccupante sono i tre puntini.
Due volte lo stesso giorno, poi.

Quattro. Come andiamo a Giorgio Washington? Sono riapparse le file davanti ai cambiavalute, filette di venti, venticinque, mica tutto il giro dell'isolato, ma tutti a comprare dollari, per mettere al riparo i bajocchi. E poi gira una catena di email che dice che l'inflazione si è svegliata e a mezzanotte va, e che ci sarà l'assalto alle banche, e che ci sarà di nuovo il corralito, e nascerà un vitello a due teste e occhio ai primogeniti. Tanto gira la voce che esce la presidentessa del banco nación a dire che non è vero niente, e cosa di meglio per soddisfare i complottisti? Ha detto che non è vero, quindi domani compriamo altri duemila dollari! E poi la saggezza popolare dice che il paese va avanti a cicli di dieci anni, e sono già sei che non avvengono tragedie economico-finanziarie. Ha tutta l'aria della palletta di neve dei cartoni animati, che inizia a rotolare. Mi rifiuto di credere che sia vero (e i famosi fondamentali vanno quasi a gonfie vele), ma la tendenza alla profezia suicida autocompiuta è degna di nota. Vediamo di darci una calmata.

jueves, 1 de mayo de 2008

Toc toc...


Achiras, Córdoba. E io che mi lamentavo del tipo che ci è caduto sul marciapiede con lo scooter.

Foto de La Voz del Interior