miércoles, 27 de agosto de 2008

In casa

Da brave personcine educate, abbiamo aspettato anche noi il censimento provinciale in casa. Anche perché la provincia ci teneva tanto che ha direttamente proibito tutte le attività lavorative, scolastiche, commerciali, sportive e religiose (mio suocero in parrocchia si deve essere sentito come i cristiani nelle catacombe!). Sicché verso mezzogiorno è arrivata l'apposita signorina e abbiamo risposto col cuore in mano a tutte le domande. Ecco, bisogna dire che per essere stato l'argomento di conversazione, polemica, incazzature e paranoia diffusa negli ultimi tre giorni, sto censimento era proprio poca roba. Numero di abitanti, età, livello scolastico, mutua, disoccupazione, e presenza di intonaco e water-closet in casa. Per questo abbiamo inchiodato in casa tre milioni e tré di persone, chiuso negozi scuole uffici e fabbriche? Per questo le vecchiette telefonavano alla radio indignate per l'attentato alla privacy? Speravano che il loro WC non sarebbe stato mai scoperto?

martes, 19 de agosto de 2008

Oro

Sorpresona al giornale radio delle sette: Juan Curuchet e Walter Pérez hanno vinto la prima medaglia d'oro a Pechino nell'americana di ciclismo - da ignorante bestia che sono ho appena saputo dalla wiki che è la prova regina delle sei giorni. Fatto notevole è che Curuchet è del '65 come me (c'è ancora un filo di speranza!).

Foto dal diario Olé

Il resto per ora è poca roba, salvo le solite ragazzone dell'hockey che stanno in semifinale e i super-pro di calcio e basket. Un bronzo di Paula Pareto nel judo femminile e la beffa del bronzo del cordobese Romero sotto bandiera italiana nella Laser. Non è che le possibilità fossero grandiose, ma i risultati sono stati finora al di sotto delle aspettative - cioè, molta gente non è riuscita neanche ad avvicinarsi ai suoi record personali. Secondo il tipo che si occupa di sport amateur alla radio il punto è la mancanza praticamente totale di appoggio pubblico nelle discipline in cui la base non è assicurata dal mercato come calcio e tennis o dalla consuetudine sociale come rugby e hockey femminile. Qua e qua due che la pensano più o meno allo stesso modo.

viernes, 15 de agosto de 2008

Non sarebbe il caso

Di ri-metterti ad ascoltare questo, quando stai per ri-compiere gli anni. Ma non si resiste.

"Hey, ho, rock'n'roll, deliver me from nowhere"

martes, 12 de agosto de 2008

Chi si rivede

Andarsene non se n'era mai andato, ma era parecchio che non ci ritrovavamo il rischio-paese in prima pagina come in questi giorni. Chi non sapesse di che si parla (come me che ogni tanto devo ripassare) può gugleare "riesgo país" o EMBI+ che è l'indice della JP Morgan cui di solito si fa riferimento. In breve l'indice esprime la differenza di rendimento fra i titoli dello stato in questione e quelli degli USA. Più alto il rendimento maggiore il rischio, e/o viceversa. Durante tutto il 2001 e fino alla dichiarazione del default il RP è stato fonte di angoscia quotidiana; i notiziari davano il valore dell'indice - che aumentava un po' ogni giorno - insieme all'ora esatta e alla temperatura, se ne parlava per strada, in ascensore e al desco familiare; insomma, tutta pubblicità gratis per il lexotanil. Poi dopo il default e la ristrutturazione del debito, il babàu si è sgonfiato, per tornare alla carica in questi tempi di incertezza, inflazione percepita moolto più alta di quella ufficiale, Venezuela come unico acquirente estero di titoli di stato. Complotto delle plutocrazie mondiali con la complicità dei lacchè locali? Richiamo ad una più realista sobrietà finanziaria? Probabilmente un sintomo fra tanti della necessità di dare un'aggiustatina a quello che chiamano "modello economico" prima che lo faccia la realtà, che di solito ha le mani pesanti.

viernes, 8 de agosto de 2008

La settimana enigmistica, ma liquida

C'è questo post sulla paginètta di Sergio Carreras, che è giornalista "investigativo" e rompiballe - è un complimento - della Voz. Non so se proprio tutti i cordobesi saranno in preda all'amour fou come quelli che elenca (la foto del gordito è imperdibile), ma è sicuro che il tonico aperitivo e digestivo amaro nella versione Concoca è la bibita provinciale e dintorni. Anche se la maggior parte delle volte non si serve in un tumbler alto come suggerito dal sito ufficiale, e meno con la fettina di lime, che a bordo campo dopo la partitella del sabato sono un po' difficili da trovare. E' più facile tagliare via il collo della bottiglia di plastica della coca, berne un po', buttarci dentro il fernè e far girare il bicchierone. Anzi al primo giro, le parole "tumbler" e "lime" diventano fonte di giocosità irripetibili.
Tanto ufficiale è il longdrink, che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione, da quelli più popolari (e ce ne sono almeno altri 4-5) a quelli più sciccosi, fino al caso della distilleria dietro casa, che si è messa di punta e ha speso cifre siderali in marketing, con una campagna arty per ricchi trendy, e in ricerca - anche se poi le fasciatissime che te lo vendono al supermercato o alla fiera ti dicono che è uguale uguale al branca. Italia da bere, insomma.