martes, 16 de diciembre de 2008

Un fiorino!

Corrono tempi di Pentimento Corporativo (...si vede che ci sono degli sconti). Giusto oggi sentivo un papaverone di Standard & Poors confessare che bè, sì, avevano dato tre A di rating alle buste sorpresa di Tiramolla, ma sa, con tutti i quattrini che si guadagnavano. L'omo non è mica de legno. E ancora oggi su La Nación c'è la confessione della Siemens: abbiamo oliato un po' di ruote in Argentina per vincere l'appalto dei documenti di identità. Ho pensato: "Questa me la ricordo!". Alla fine dei favolosi '90s si era pensato di informatizzare i DNI e con loro il sistema di controlli alle frontiere, e dopo una tormentata gara la Siemens si era appunto aggiudicata l'appalto. La bella trovata era che il costo del documento "elettronico" sarebbe stato a carico del titolare. Per soli trenta pesos (venticinque più IVA, pure l'iva ci avevano messo), che all'epoca erano 30 dollari cioè un sacco de sòrdi, il povero, il ricco, l'emigrante e er ciambellano de corte da 0 a 100 anni avrebbero potuto entrare nel mondo della tecnologia applicata al controllo di sé stessi. Perché il DNI è praticamente imprescindibile per qualsiasi atto ufficiale e non, a partire dalla prima Sabin, ma insomma, visto dalla parte dell'individuo è roba di indubbia inutilità. Non è che te la mattina ti svegli e vai a controllare chi sei sul documento. Questa fantastica gabella feudale - sostenuta da un governo che viene criticato perché era liberale - alla fine non passò per una luuunga serie di complicazioni, riassunte in parte qui, ma anche reperibili in un sacco di documenti gugleando "DNI siemens". Il bello è che quando il contratto fu rifiutato dal governo di De La Rua questi della Siemens presentarono pure un appello al tribunale arbitrale della Banca Mondiale, appello che dopo le rivelazioni di oggi dovrebbe essere ritirato.
...e io che gli ho pure comprato un telefono

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