sábado, 8 de marzo de 2008

E l'ultimo chiuda la porta

Tutto è bene quel che finisce bene (per ora) alla riunione sudamericana. Crisi rientrata, mannaggia al diavoletto che cià fatto litiga', ognuno a casa sua. Accordo quasi totale fra i capi di stato per far ragionare (entro i limiti) Uribe Correa e Chávez e per far prevalere il buon senso. La cosa che mi ha colpito è che leggendo qua e là giornali dei vari paesi, solo i nostri si siano concentrati tanto sul ruolo della presidente locale. Qualcuno (Crítica e La Voz, per esempio) per promuoverla, qualcun altro (La Nación, in particolare) per rimandarla all'autunno, riportando per filo e per segno gli scambi di battute in stile coiffeuse - allora Uribe le ha detto, allora lei non gli ha risposto, allora lui. A me l'intervento è sembrato in generale sensato, e non vedo l'opportunità di tanta concentrazione sull'ombelico nazionale in una occasione che meritava un volo un po' più alto. Però si vede che alla nación non vogliono far pensare che si estraneano dalla lotta, per il noto motivo.

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