viernes, 8 de agosto de 2008

La settimana enigmistica, ma liquida

C'è questo post sulla paginètta di Sergio Carreras, che è giornalista "investigativo" e rompiballe - è un complimento - della Voz. Non so se proprio tutti i cordobesi saranno in preda all'amour fou come quelli che elenca (la foto del gordito è imperdibile), ma è sicuro che il tonico aperitivo e digestivo amaro nella versione Concoca è la bibita provinciale e dintorni. Anche se la maggior parte delle volte non si serve in un tumbler alto come suggerito dal sito ufficiale, e meno con la fettina di lime, che a bordo campo dopo la partitella del sabato sono un po' difficili da trovare. E' più facile tagliare via il collo della bottiglia di plastica della coca, berne un po', buttarci dentro il fernè e far girare il bicchierone. Anzi al primo giro, le parole "tumbler" e "lime" diventano fonte di giocosità irripetibili.
Tanto ufficiale è il longdrink, che vanta innumerevoli tentativi d'imitazione, da quelli più popolari (e ce ne sono almeno altri 4-5) a quelli più sciccosi, fino al caso della distilleria dietro casa, che si è messa di punta e ha speso cifre siderali in marketing, con una campagna arty per ricchi trendy, e in ricerca - anche se poi le fasciatissime che te lo vendono al supermercato o alla fiera ti dicono che è uguale uguale al branca. Italia da bere, insomma.

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