lunes, 20 de octubre de 2008

Gufando

Da "L'actu en patates", di Martin Vidberg, che a me pare molto divertán, quasi sempre.

Allora sta crisi arriva o no? Sono due settimane che l'abbiamo ordinata! Me l'ha pure chiesto un amico spagnolo: noi stiamo con le pezze al culo, voi ancora no? No, noi siamo in "calma tesa", siamo quasi sicuri che qualcosa succederà ma non sappiamo quando e soprattutto quanto. Ai primi crolli delle borse in giro per il mondo, e alla notizia della svalutazione del Real, erano riapparse le code per comprare dollari davanti alle case di cambio - a Buenos Aires qualcuno faceva previsioni nere, ed effettivamente l'allineamento con il Brasile sembrava probabile. Poi, e ci siamo ancora dentro, un periodo di relativa tranquillità, con il dollaro fermo o quasi. Ma Córdoba almeno sulla carta non avrebbe molto da stare allegra:
- l'industria automobilistica dipende in grande misura dall'estero: se non comprano, ci si ferma;
- i cereali e la soia sono calati praticamente ai prezzi dello scorso anno, e in compenso i costi sono aumentati in dollari; difficile che qualcuno finisca sul marciapiede a elemosinare, ma è possibile che tutto si restringa, affitti, macchine agricole, costruzione (il grande investimento del produttore negli ultimi anni) e in generale il giro di liquido nei paesi del campo.

Probabilmente fra qualche tempo sentiremo la mancanza dell'inflazione.


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