lunes, 16 de marzo de 2009

Nous sommes tous des assassins

A proposito di bipolarismi, c'è un giro questa deliziosa campagna del gruppo Cencosud contro i sacchetti di plastica. Il gruppo suddetto però non è una ong ambientalista, ma il proprietario di due tre catene di supermercati. A differenza di quello che succede(va) al conad vicino casa mia, qua a Córdoba le cassiere oltre ad essere gentili ti imbustano la merce in decine di sacchetti gratuiti, e te la dividono anche per categorie (due saponette e uno spazzolino? un sacchetto). Sicché al Gruppo devono essersi detti ahó, spendiamo di meno e facciamo anche un figurone, e paf! ecco l'apologo antipolimerico. Tutto sommato poteva anche andarci peggio, in fondo è improbabile che un sacchetto del Disco di Av. Riccheri finisca nella savana, sicché si dorme sensibilizzati ma con la coscienza a posto. Una campagna così in mano a Toscani, avrebbe ammazzato almeno un paio di ragazzini.

Chi invece ha seri problemi con i sacchetti - una volta riempiti di rifiuti - sono gli abitanti di Bouwer, il piccolo comune sede della discarica di Córdoba città. Nonché di un deposito di rifiuti tossici con relativo inceneritore, e dei resti di una fonderia di piombo. Questo è l'articolo meno tremendista che ho trovato. La raccolta dei rifiuti è stata municipalizzata poco più di un mese fa, ma nonostante il nome "Córdoba recicla" della nuova società, per ora di riciclaggio e raccolta differenziata se ne parla appena e a titolo sperimentale e "in alcuni quartieri di classe media" (perché media, poi? i poveri sono notoriamente zozzoni e ignoranti, ma i ricchi?).



Nella foto (google earth, direi) la discarica con gli otto rettangolini ricoperti e il nono (chiaro) in riempimento. Il complesso con le crocette è la casa di reclusione. Il paese si trova 3,5 km a est. Casa nostra nove a nord, ma non è importante, e poi la puzza non arriva. Vado a metter fuori il rusco.

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