miércoles, 17 de junio de 2009

Tutti figli di Alberto Sordi

Nella commovente (e pessimamente fotografata) natura morta, un intenso angolo di patria oltreoceano. Cosa non faremmo per sentirci vicini alla nostra bella Italia. La caffettiera coi baffi, la pentola a pressione dell'omino Linea, il disegnatissimo bollitore regalo di nozze, e, appena comprata, la cucina fabrianese-polacca. E' italiano pure lo strofinaccio rosso che si intravvede a destra: le madri fanno cose misteriose.


Ovviamente tutto sto bendiddio viene dal trasloco, perché non siamo né così patriottici, né milionari (solo il bollitore equivale a cinque pantaloni di marca). La cucina invece era l'unica tecnicamente possibile.

Ora, la suddetta cucina, prezzo e qualità media (ma c'è dell'ambizione, basta guardare il sito: il target asciuga il cane col phon) ci ha scucito uno stipendio medio - e menomale che non abbiamo spazio per una più grande. Da dove vengo, è una robetta economica e con uno stipendio medio ce ne compri cinque. Certo che - esperienza diretta - è anche vero che da dove vengo se solo chiedi informazioni sotto i 600 euro la venditrice ti guarda e pensa "ma i morti de fame tutti a me?".

Come si sono agevolmente resi conto Delfo e questo signore anonimo, nonché il Tano Gadget-man, ci sono (molti) casi in cui nostri soldi valgono pochetto.

Quindi la prima cosa che bisogna fare venendo a vivere costì - dopo aver sbaciucchiato l'asfalto dell'aeroporto - è smettere di fare confronti. So' due cose avurse.

2 comentarios:

Tanoka dijo...

Sì, ottimo consiglio, viverli come due mondi avursi. Proprio oggi pomeriggio, im macchina, guardando le vetrine tristissime di Cabildo, mi domandavo quanto tempo passano gli stranieri in argentina a rimpiangere le cose che qui non si trovano e/o non si possono comprare. Davvero un sacco di tempo. E poi tutti a dire "vivo in argentina perchè è una società meno consumistica". Sarà pure meno consumistica, ma quanto ne soffriamo..

Fritzmayer dijo...

stavo rispondendo al tuo commento ma mi stava venendo fuori una pergamena. ci faccio un post.