sábado, 17 de enero de 2009

Credevo che piovesse


...non so se è chiaro (foto USDA)

Qualche giorno fa ho sentito questa notizia alla radio: un bambino muore di sindrome uremica emolitica, cinquantanove casi nel 2008 nella provincia. Non è che ci abbia fatto gran caso, non è la prima volta, non sarà l'ultima (si chiama cinismo da giornaleradio), e anzi mi sembra molto, molto bene che se ne parli e se ne scriva.

Però pensandoci su, sto 59 ha iniziato a sembrarmi un numero abbastanza scandalosamente grande, allora mi son messo a cercare e ho trovato questo articolo della Voz. Riassumendo, l'incidenza provinciale della SEU è di 14.5 casi su 100.000 bambini da zero a cinque anni (che è l'età in cui si rischia di morire). Me lo segno.

E a casa, come andiamo? Secondo l'ISS (Ist. Sup. Sanità) il tasso d'incidenza fino ai 15 anni sarebbe a livello nazionale di 0.27 casi per centomila. Siccome però ci sono delle variazioni regionali che a me sembrano un po' sospette (salvo che la Sicilia e la Toscana siano oasi miracolate), facciamo a fidarci del lombardo-veneto in cui il tasso sale fra 0.4 e 0.8. In Francia e UK è 0.7, siamo lì.

Ora da 0.7 a 14.5 c'è un fattore venti, cioè, Córdoba - che peraltro è una provincia media per qualità generale di vita nel Paese - ha venti volte i casi di SEU dell'Italia. Una dimostrazione eclatante della differenza fra stare in Europa (malgré nous) e in America Latina.

La SEU è provocata nella stragrande maggioranza dei casi da infezioni intestinali da E. coli. Insomma, carne macinata mal cotta, contaminazione da materia fecale, roba così, che si abbatte con l'igiene della catena alimentare, la scolarizzazione, l'informazione delle mamme. Le differenze, appunto.

Aggiornamento: mio cognato il veterinario mi ricorda due cose.
1. Carne a parte, in diversi quartieri c'è un problemino relativo allo stato precario delle fogne - dove ci sono - con conseguente rivoletto perenne di acque nere ai bordi dei marciapiedi. Ci va dentro il pallone, lo prendo con le mani, non me le lavo, mi mangio il panino...
2. Ho dimenticato vergognosamente il consumo pro-capite di bovino che da queste parti è più o meno doppio rispetto all'Italia. La differenza rimane grande ma non è un dato da poco. Mea culpa.

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