domingo, 11 de enero de 2009

Salamospotting!

Municipio di Guamini, il mio umile contributo al salamonismo

E che so', il figlio della serva? L'unico che va al mare a Tres Arroyos (come questi due) e non si va a vedere una cosetta di Salamone?

Francisco Salamone era un tipo che faceva cose un po' fuori dall'ordinario, per dirlo teneramente. Architetto e visionario (pare che Metropolis di Fritz Lang, visto in un cinema della provincia di Córdoba, lo abbia segnato), attivissimo nel sud della provincia di Buenos Aires fra il 1936 e il 40 (perché son finiti i soldi, sennò avrebbe continuato), e oggetto di riscoperta (brrr...) e culto da qualche anno.

Di solito quando uno dice "culto" penso più al narcisismo di chi il culto lo promuove che a qualche valore dell'oggetto adorato. Non per niente sono uno dei tre personaggi che spacciano Il Vedovo per un coltissimo trattato di storia, filosofia e sociologia. E anche nel caso di Salamone, bè, in fondo la penso allo stesso modo. Però è innegabile che le sue opere pubbliche (municipi, cimiteri, mattatoi) monumental-deco-sovraccarico non possono passare inosservate, e che è anche bello lasciar giocare il bambino che è in noi.

Qua c'è una serie di foto artistiche in flash, e altre stanno nei blog di cui sopra e su Taringa!.

Altro motivo di fascino è il fatto che tutto sto bendiddio sta sparso per la pampa bonaerense, in posti che ancora oggi devono suonare esotici alla maggior parte delle orecchie, con nomi come Salliquelo, Pringles, Laprida, González Chaves (dove La Chavense fa il miglior dulce de leche che abbia mai mangiato), avamposti del "progresso" all'inizio del 900, e nella maggior parte dei casi ben fuori dai circuiti turistici. Io solo per questo mi ci piazzerei tutta la giornata a inzupparmi come una brioche nella storia e nella mentalità della gente, ma temo che sulla strada del mare il resto della famiglia non appoggerebbe granché.

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