sábado, 18 de abril de 2009

Agriculture and morality

Ieri l'altro la provincia di marzapane ha perso un altro pezzetto della sua innocenza. Un pubblico ministero ha fatto prendere un po' di campioni di frutta e verdura ai mercati generali, li ha fatti analizzare e ci ha trovato clorpirifos e endosulfan (sì, endosulfan). E' venuto giù il mondo. Tre produttori incriminati per avvelenamento doloso, i consueti rimpalli di responsabilità fra le autorità più o meno competenti, indignazione e il solito spargimento di panico dal telegiornale (la verdura che diamo ai bambiniiii! improvvisamente i bambini sono diventati divoratori di bieta). Abbiamo così scoperto che siamo praticamente nelle mani della buona coscienza dei produttori di ortofrutta, perché di controlli regolari non se ne fanno, l'introduzione delle buone pratiche è arenata, chi decide il trattamento è - o surprise! - il venditore di prodotti (ma solo al momento della vendita del boccione, perché poi finché durano i 5 litri non viene più interpellato) e tutti si affidano allo stellone. Il direttore dell'associazione dei produttori poi non trova di meglio che dare la colpa allo stato che "non si occupa della formazione". E' anche vero che (statistica personale) la metà dei produttori è più ignorante dei ramones, ma insomma non è che ci vuole la sorbonne per leggere un'etichetta.

Che poi giusto questa settimana era uscito uno studio di teratogenesi sul glifosate l'erbicida "totale" usato in combinazione con le colture GM. Cioè, uscito uscito no, nel senso che è stato ampiamente anticipato alla stampa ma è ancora in via di pubblicazione. Non mi sono piaciute per niente un paio di cose attorno all'annuncio (intervista a radionacional), tipo la posa da Unico Eroe Che Sfida Monsanto del ricercatore (del Conicet, il consiglio naz.le scienza e tecnica), la velata accusa di corruzione a tutti i suoi colleghi (c'è un motivo per cui io sono l'Unico Eroe? indovini un po'...) - il tipo è anche sottosegretario al ministero della difesa, non è molto elegante la secchiata di cacca sulle altre amministrazioni. La ciliegina dell'intervista è stata "il conicet non mi pubblicherà il lavoro sul suo bollettino": la dimostrazione finale che c'è un Complotto Planetario. Non è che invece è come la barzelletta del tipo contromano sull'autostrada? Ad ogni modo che il glifosate possa produrre malformazioni non sembra improbabile - strano che i catastrofisti non se ne siano ancora accorti - e magari anche se fosse tutto un bluff il risultato è un aumento della prudenza, che non fa mai male.

Per finire la settimana dell'agrochimica, il comune e la provincia si sono associati per un'azione di massa contro la zanzara che trasmette il dengue - il virus è arrivato in città e ci sono diversi casi autoctoni. L'azione di massa è una aspersione di insetticida casa-per-casa in tutta la città. Si diceva addirittura che i tipi con gli atomizzatori sarebbero entrati nelle case (una scena tipo cassandra crossing, ma senza saldare dentro la gente), invece si stanno limitando a spruzzare dalla strada, dopo aver chiesto alle signore di spalancare le finestre. Sicché si son viste immagini di casalinghe sul marciapiede col fazzolettino sulla bocca in una nuvolona di cipermetrina, mentre gli addetti e la tipa del telegiornale (la stessa delle verdure e dei bambini...) assicuravano che il prodotto "è innocuo, fa solo bruciare un po' gli occhi e la gola". Rob de matt. Per fortuna pare che la proverbiale inefficienza pubblica ci salverà: la fumigazione è in ritardo sulla tabella di marcia, hanno iniziato da nord, si dice che non passino proprio in tutte le strade... prima che arrivino qua la bolla si sarà sgonfiata.


vabbè, era architecture, ma è analogo

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