viernes, 4 de abril de 2008

Cose sparse post-lockout (il post della serva, che saría io, lustrissimo)

Oggi sono andato dal macellaio. Già il fatto che avesse la lista dei prezzi attaccata al frigo era inquietante, tutta sta trasparenza... infatti, poareto, si stava difendendo dal sarcasmo di quattro cinque clienti che avevano letto il cartello. Sarcasmo contro gli agricoltori ma sai com'è, si parla alla suocera, etc. Aumenti di un pochino meno del 10%, tutto sommato pensavo peggio. Quando me ne sono andato con i tre quarti di macinata invece dei soliti quattro chili di assortimento ha spalancato gli occhioni e mi ha detto ma guarda che i prezzi sono quasi uguali a prima. Gli ho dovuto dire che ho la mamma in visita, e che farà le lasagne. Il che peraltro è vero.

Roberto il giornalaio ha detto: "Sono venti giorni che cerco sui giornali una tabella con i costi e i ricavi della soia, per capire chi caz ha ragione in questa storia e non ne ho trovata manco una". E' vero, pure io. I piccoli, i medi, i grandi, i proprietari della terra e quelli che affittano, ma numeri, pochissimi. Un articolo di Montenegro su Crítica con la distribuzione della proprietà della terra - illuminante, peraltro - e niente più. Può essere sfuggito, eh, ma tutti e due abbiamo letto molto più della media. Bastava una tabellina con i ricavi in pampa umida, in zona media e in zona marginale, per farsi un'idea. Mica volevamo sape' quanto aveva ognuno nel portafogli. Macché, giusto un paio di numeretti in un articolo del supplemento apposito della Voz. Un po' pochino, e per essere una pagina tecnica, ancora più scarso. Se poi uno fosse paranoico e mettesse in relazione la mancanza di dati duri con lo sdraiamento della Voz sulle posizioni agripiquetere, bè.

Articolo illuminante anca lù, però, lo stesso dei numeretti. Non è il governo che butta fuori mercato i produttori piccoli e marginali, è la manona invisibilona sotto forma di grande produttore. Bella, Elio, ci voleva l'economista. Ultimo paragrafo: "se si vuole difendere questo segmento dei produttori occorrono politiche esplicite per lo scopo, cioè più intervento dello stato". Appunto. Invece l'intervento dello stato su quelli che poi hanno fatto i picchetti dell'abbondanza è stato un prelievo flat del 44% sul lordo. Quindi in pratica interventismo al contrario, a favorire le economie di scala e l'efficienza di gestione. Mica male come mossa "de sinistra".

E' vero, anche se per me Lakatos potrebbe essere una marca di halvà o di sigarette, quello che sta scritto qua. Il mio nucleo duro, per onestà, è una specie di fumettone rosa con dentro la riforma agraria del '50, la PAC, e i soci della CIA. Fa acqua da tutte le parti, ma è già meglio che aver nostalgia di Sandy Marton, per fare un esempio. E poi è un nucleo che aiuta a capire che se bisogna far pagare ai 20 più ricchi, è più facile farlo direttamente che far pagare a tutti uguale e poi restituire via sussidi ai 1000 meno ricchi la differenza.

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