domingo, 1 de junio de 2008

Going underground!

Con tutte le città medie nel mondo che stanno costruendo o hanno già la loro metropolitana, perché Córdoba no? L'idea galleggia in zona da anni, ma era sempre rimasta lì per aria perché, si diceva, i suoli locali non offrono garanzie di stabilità. Oltre al problemino dell'investimento, chiaro.

Invece il 5 giugno, cioè giovedì, inizia il procedimento di appalto dei lavori. C'è un'offerta privata di un consorzio di cui fa parte la Ghella per realizzare una quindicina di km di tracciato su due linee. Qua sotto il percorso.



Costo dell'opera, treni compresi, una miliardata di dollari, una cifra sproporzionata per le possibilità del disastratissimo comune. E infatti la metro verrebbe già impacchettata, da parte della Nazione, che la pagherebbe a una trentina d'anni finanziata da un "primario istituto" straniero.

Il resto, è tutto altrettanto vago: a che punto è la fattibilità, quanto tempo durerebbero i lavori - si parla di tre anni per il primo tratto, nove per l'opera completa -, chi gestirà il servizio, e a che prezzo (giusto adesso che è appena finito il primo round intorno al costo del trasporto pubblico). Ma non tanto vago da non meritare una voce sulla wikipedia, nell'interessante sezione "Castelli in aria".




Le reazioni vanno dal tsé-vabbè con risatina ironica, all'entusiasmo, passando per l'elenco di tutte le cose migliori e più urgenti in cui spendere ed ai riferimenti alla monorotaia di Springfield. Il fatto è che come detto, il pacchetto arriva preconfezionato dalla nazione e lo si prende così com'è, o niente. Cioè, con l'aria che tira lo si prende, anche perché il portafogli della nazione (dicono i cattivi come parte dell'appoggio reciproco fra il sindaco e la presidenza, entrambi in crisi d'immagine nella regione) sta per finanziare anche il completamento della circonvallazione, del sistema fognario e una rimodernata all'ospedale comunale. Il punto è se veramente tutte queste opere si faranno (e nei tempi previsti) o se rimarranno nel limbo della "politica degli annunci".

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