domingo, 7 de septiembre de 2008

Arrivano i buoni?

La situazione delle finanze provinciali è sempre pìù complicata, dopo il taglio alle pensioni più alte che avrebbe dovuto risolvere l'emergenza della Cassa di previdenza. La trattativa con il governo nazionale sul finanziamento della cassa procede fra alti e bassi, e si sente parlare sempre più insistentemente di una nuova emissione di buoni provinciali con cui verranno pagati stipendi e pensioni dei dipendenti pubblici, e che in pratica funzioneranno da moneta sostitutiva finché non ci saranno denari veri per poterli ritirare dalla circolazione. Ci sono due precedenti di "cuasimoneda" provinciale negli ultimi anni, i Cecor del governatore Mestre a metà degli anni 90, e i Lecor (lettere di cancellazione delle obbligazioni provinciali) di De La Sota emessi dopo il botto del 2001. In quell'occasione, per mettere una pezza alla crisi nazionale vennero emessi più di 15 buoni diversi fra nazione e province. Se ne possono vedere molti esempi in questa pagina di numismatica da cui viene anche questa immagine dei Lecor. Sembrano i soldi del monopoli, ma funzionano davvero.




Alla fine pare che le polemiche degli ultimi tempi sull'entità del debito provinciale non fossero ingiustificate, come ci si ostinava a dire da parte del governo, e la scelta del peronismo cordobese - o almeno della corrente che ha vinto le elezioni - di schierarsi apertamente all'opposizione dei Kirchner ha precipitato gli eventi.

Gli statali non saranno contenti. Oltretutto questo fine settimana sono stati arrestati una decina di dirigenti sindacali per i disturbi dei giorni scorsi. Con le buone non gli sarebbe piaciuto lo stesso, ma i metodi pare siano stati particolarmente antipatici - aprite-o-sfondiamo-la-porta alle 5 di mattina, spiegamento di forze smisurato. Domani si comincia con uno sciopero generale, e non mi sorprenderebbe una settimana piuttosto mossa, per dirlo gentilmente.

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