martes, 2 de septiembre de 2008

Dantesco

E' l'aggettivo preferito dai vari cronisti in giornate come oggi, ma soprattutto ieri. Com'è la situazione? Dantesca. La Sierra è un fiorire di incendi, e il vento ha riempito di fumo e cenere la città.

Questa foto è di un lettore della Voz ma non c'era il nome.

Gli incendi sono quasi tutti dolosi o stupidosi - la signora che si è messa a bruciare le foglie secche nel cortile! - e con umidità intorno al 15%, 30 gradi e vento sostenuto in piena stagione secca (non piove da giugno), capirai, è un invito a nozze. Oggi il vento ha girato da sud, la giornata è stata decisamente più fresca, ma le previsioni dicono che forse (forse) se fa due gocce d'acqua sarà dopodomani. Qua i pompieri, almeno nei paesi, sono tutti su base volontaria - la grande novità degli ultimi due anni è che la provincia li ha iscritti tutti alla mutua, ché prima manco quella - e l'amministrazione gli passa equipaggiamento e mezzi, tramite un fantasioso contributo ad hoc che paghiamo aggiunto alla bolletta della luce.

Questa mi sa che è d'agenzia. Presa da diariouno.com.ar

Quindi questi poracci della fanteria appoggiano l'aereoplanino e le autopompe con le pompette a spalla - e nelle zone scoscese devono fare avanti e indietro per ricaricare lo zainetto. Insomma, un massacro, oggi le radio chiedevano alla gente di portare acqua e frutta fresca perché non si disidratassero. Non è un caso che poi nel paese in fatto di prestigio se la giocano col parroco e il farmacista.

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