miércoles, 10 de septiembre de 2008

Ossigeno (caro)

Quando ho visto questa foto stamattina ho pensato che lui, Schiaretti, il nostro governor, stesse sfogando la tensione di settimane di anticamera e un cumulo di due di picche alto così, e che la Presi, bè, è sempre carino che uno sia affettuoso, ma così tanto mi imbarazza un po'.

How does it feel? (foto la voz del interior)

Sono andati insieme a Buenos Aires, il governatore Schiaretti e il sindaco Giacomino, in stile fratelli Caponi, con i loro problemi in comune - che poi sarebbero i nostri - conti che non tornano e conseguenze frivole tipo opere pubbliche ferme e più serie come stipendi da pagare. E quello che si è visto al telegiornale non è stato molto edificante: il sindaco che dava la colpa di quasi tutti i problemi a "quelli che ci hanno preceduto", come se lui non fosse stato vicesindaco e l'altro vicegovernatore, e si dichiarava soldato del kirchnerismo, nonché (che non dicano che siamo provinciali, che siamo tirati) "con tutto il rispetto, amico" - mentre presidente e entourage facevano di sì con la testa - prima di chiedere dialogo, ma soprattutto aiuto. In realtà, dalla parte del governo nazionale non è che abbiano meno bisogno di aiuto, specie a Córdoba dove non hanno mai battuto un chiodo e meno ancora dalla "crisi del campo" in qua, ma avere il portafogli in mano dà un certo vantaggio. Ne sono usciti, i nostri, con la promessa del completamento dell'autostrada Córdoba-Rosario, soldi per opere idriche e soprattutto la promessa di accordo sul finanziamento della cassa di previdenza. Ma il sindaco, che ha fatto buona parte del "lavoro sporco" (Schiaretti evita accuratamente di criticare il suo ex-capo), ha dato un'altra dinamitata ai ponti con gran parte del suo stesso partito, e si è definito come referente cordobese del kirchnerismo, che come si diceva è un po' mettersi una pietra elettorale al collo (oltre al fatto che se uno è soldato almeno si scegliesse una causa meno nebulosa, ma questo è un apprezzamento personale). E il governo ha confermato l'impressione che le relazioni, ehm, istituzionali si basano in gran parte sulla lealtà personale, e lealtà non nel senso nobile del termine. Sicché la domanda di Fritz è: a chi servono questi spettacoli? Tornando ai fatti, il problema adesso è sapere se i soldi della Cassa saranno sufficienti per evitare l'emissione dei buoni-cambialetta di cui tutti parlano, e l'eventuale riscaldamento globale della provincia che potrebbe seguire.

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